La cucina che vorrei

Cucina senza glutine e non solo…

Soia, questa sconosciuta

In questo nuovo approfondimento vi voglio raccontare della soia, per me è sempre stata una sconosciuta dal momento che prima di un anno fa l’avevo sentita nominare esclusivamente in forma di salsa di soia. Ma ho deciso di approfondire…

 

La soia è propriamente un legume. La sua storia è molto antica e ci porta precisamente in Cina oltre 3000 anni fa, dove l’imperatore Shennong la chiamò “Ta Teou” ossia “grande fagiolo” e la fece annoverare tra le 5 piante sacre, insieme a riso, frumento, orzo e miglio.

Dalla Cina la coltivazione della soia si diffuse in parte dell’Asia, tra cui si ricordano Giappone, Corea, Filippine, Indocina mentre in India rimase sconosciuta.

 

Le controversie che riguardano la soia sono molte e risapute, c’è chi sostiene una cosa e chi dice esattamente il contrario, insomma una giungla dove il consumatore spesso non sa da che parte andare. Come d’altronde succede spesso per altri alimenti, come il latte vaccino, la carne, ecc.

Io non voglio addentrarmi volutamente nella polemica, però a volte davvero mi sento presa in giro da tutto questo sistema.

 

Ma andiamo avanti con la nostra soia, io ho deciso di prenderla in considerazione prima di tutto perché non la conoscevo come alimento, volevo sperimentare e valutare qualche autoproduzione un pò particolare, anche per capire come avrei potuto gestirmi in tutto questo.

 

Fagioli di soia gialla

 

I prodotti della soia, come tutti sappiamo, sono molti:

- latte di soia;

- tofu;

- salsa di soia;

- olio di soia;

e chi più ne ha più ne metta.

 

Io ho provato ad autoprodurmi il latte di soia da cui posso ricavare il tofu ma anche l’okara (lo scarto del latte di soia). Non è stato difficile ed ora vi dico com’è andata!

Ma prima vi elenco ciò che serve.

 

Ingredienti per 250 gr di soia (1 litro di latte di soia)
1 tazza di fagioli di soia gialla bio
acqua (in totale 5 tazze)
panno di lino

 

Mettete in ammollo i fagioli di soia in 2 tazze di acqua. Io li lo lasciati per 20 ore cambiando l’acqua 2 volte, ma potete cambiarla anche 3 volte.

Passato il tempo necessario dovrete mettere i fagioli nel frullatore e l’acqua rimasta in una pentola aggiungendo altre 3 tazze e portandola a bollore.

 

Filtraggio del latte di soia

 

Frullate i fagioli aiutandovi con l’aggiunta di poca acqua, otterrete una purea cremosa. Versate tutto nella pentola con l’acqua e contate 10 – 15 minuti dal bollore (ATTENZIONE: tenete il fuoco basso da quando bolle o vi uscirà tutto dalla pentola!!!).

 

Passati i 10 – 15 minuti spegnete il fuoco e filtrate il composto attraverso uno scolapasta ricoperto da un canovaccio di lino. Ed il vostro latte di soia è pronto!

 

Latte di soia autoprodotto

 

Nota: verificate sempre che gli ingredienti che state utilizzando per realizzare questa ricetta siano al 100% senza glutine.

 

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